Nel mese di maggio del 2015 acquistai “Il libro nero dei veterinari” di Jutta Ziegler, una veterinaria con specializzazione in omeopatia, che dopo essersi laureata nel 1981 a Vienna, ha aperto la sua clinica nel piccolo comune di Kuchl in Austria.
In questo libro vengono raccontati alcuni casi in cui la cattiva condotta di alcuni veterinari (consapevoli o inconsapevoli di quello che stavano facendo) ha procurato gravi problemi di salute ad alcuni cani e gatti che un approccio diverso avrebbe evitato.
I racconti riguardano alcune patologie provocate da cibo sbagliato, selezione eccessiva della razza, psicofarmaci, abuso di antibiotici, di cortisone, di vermifughi e altri farmaci.
Viene trattato anche un altro tema molto importante, l’inutilità e pericolosità delle vaccinazioni annuali.
Le pagine di questo capitolo trattano i motivi per i quali i diversi vaccini possono essere utili o inutili introducendo questo argomento descrivendo la pericolosità degli adiuvanti e proseguendo sui motivi per i quali, secondo diversi veterinari statunitensi, le vaccinazioni successive a quelle effettuate nei primi due anni di vita non servono. Infatti non si riescono a comprendere i motivi scientifici per cui ai cani e ai gatti si debbano inoculare gli stessi vaccini ogni anno quando è risaputo da anni, soprattutto negli Stati Uniti (Paese all’avanguardia nella ricerca in questo settore) che essi hanno una durata di almeno 5 anni ed è sconsigliato vaccinare i cani che iniziano ad avvicinarsi all’anzianità.
Nel libro sono riportate alcune dichiarazioni di medici veterinari. Ne riporto due.
1) Prof.ssa Alice Wolf, Texas A&M University, Austin (TX), «Veterinary Proceedings», 1998:
“Nei bambini e negli adulti non si fa il vaccino ogni anno e nemmeno si misurano i titoli anticorpali per vedere se la copertura sia ancora sufficiente. L’esperienza lo dimostra. I vaccini per esseri umani non sono diversi da quelli per gli animali e il sistema immunitario dei cani e dei gatti non è diverso da quello degli esseri umani”.
2) T.R. Phillips/R.D. Schultz, «Kirk’s Current Veterinary Therapy», 1992:
“Una pratica che ho messo in atto molti anni fa, e che è priva di qualsiasi giustificazione e validità scientifica, è rappresentata dai richiami annuali. Per le rivaccinazioni non esiste praticamente mai una necessità immunologica. L’immunità contro i virus dura anni se non addirittura per tutta la vita dell’animale. Un’efficace vaccinazione contro la maggior parte degli agenti patogeni di origine batterica provoca una memoria immunitaria che perdura per anni e che permette all’animale di sviluppare una risposta anamnestica protettiva se si trova esposto ad agenti infettivi”.
I test anticorpali
Sempre grazie a questo libro, ho scoperto che esiste da molti anni un’alternativa all’inutile e pericolosa pratica della vaccinazione annuale a vita; si tratta del test anticorpale.
Non si tratta, però, del test che a volte i veterinari effettuano per capire se l’animale deceduto aveva gli anticorpi del virus che ne avrebbe causato la morte.
Si tratta, invece, di un test mediante il quale si analizza il livello di anticorpi per diversi virus: in base ai risultati ottenuti, si potrà valutare se effettuare il richiamo vaccinale per uno più vaccini singolarmente, oppure non effettuarne affatto.
Anche se molto lentamente, gli ambulatori veterinari che offrono questo servizio sono in aumento ma restano comunque molto pochi in Italia. Il motivo è sempre lo stesso, e ve lo lascio immaginare…
Tra il nostro cane e il suo medico veterinario ci siamo noi. Prendendo come spunto il principio di autodeterminazione (anche se non riguarda noi direttamente), sta a noi prendere la scelta definitiva per il nostro cane, e bisogna prenderla con consapevolezza. Perché la pelle e la sua!
Link
• Nel sito dell’Ambulatorio veterinario MariVet, si può capire meglio cosa sia il test anticorpale effettuato col VacciCheck.
• Nel sito della Maddie’s Fund (una fondazione californiana che si occupa ad ampio raggio di animali domestici) è possibile vedere i seguenti video del Dr. Ronald Schultz, esistenti dal 2011:
1) Esecuzione ed interpretazione del test TiterCHEK;
2) Esecuzione del test VacciCheck;
3) Interpretazione del test VacciCheck;
4) Confronto tra il VacciCheck e il TireCHEK.
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