Le emozioni nel cane: la felicità

La felicità è un’emozione che noi umani tendiamo spesso a proiettare sui nostri cani. Quando vediamo il nostro cane scodinzolare o saltarci addosso, la nostra prima interpretazione è quella di un animale felice e pieno di gioia. Tuttavia, la realtà emozionale/emotiva dei cani è molto più complessa di quanto possa sembrare.

La felicità dal punto di vista del cane

Per comprendere davvero la felicità di un cane, è importante accantonare per un attimo la nostra visione antropocentrica e cercare di vedere il mondo attraverso i loro occhi.
La felicità, per un cane, non è solo un’emozione legata a momenti di gioia, ma una sensazione di benessere complessivo che si manifesta in vari modi. Un cane può essere felice in situazioni di gioco, durante una passeggiata, o semplicemente stando accanto alla sua famiglia (umana o canina che sia) mentre si guarda la TV.

Tuttavia, un errore comune che facciamo spesso è associare automaticamente certi comportamenti alla felicità. Ad esempio, molti credono che un cane che scodinzola sia sempre felice, ma questo non è necessariamente vero.
Lo scodinzolio può avere molti significati diversi a seconda del contesto, e alcuni possono essere agli antipodi tra loro.
Un cane può scodinzolare perché è eccitato, perché è ansioso, o perché sta cercando di capire cosa succederà in una certa situazione. Il movimento della coda può indicare anche sottomissione, nervosismo, tensione.
Ci sono spesso delle situazioni in cui lo scodinzolio di una cane ha un significato di incoerenza o confusione tra l’emozione provata e il comportamento espresso, come ad es. quelle situazioni in cui ci avviciniamo a lui mentre sta mangiando.
Quindi è importante osservare l’intero linguaggio del corpo del cane, non solo la coda, per comprendere appieno le sue emozioni, e in questo è di fondamentale aiuto la figura dell’educatore cinofilo cognitivo-relazionale.

Felicità o ipereccitazione? Una sottile differenza

Un altro aspetto da considerare è che la felicità, se manifestata in un certo modo, può in realtà essere ipereccitazione.
Molti proprietari confondono questi due stati, soprattutto quando un cane mostra comportamenti come saltare addosso o girare in modo frenetico per casa al nostro ritorno. A prima vista, queste azioni possono sembrare segni di un cane felice, ma in realtà indicano quasi sempre una situazione di autoregolazione emozionale attraverso lo scarico di stress accumulato nei minuti/ore precedenti.

Immaginiamo un cane che è rimasto solo in casa per molte ore. Quando ritorniamo, i sui comportamenti frenetici vengono solitamente definiti come “farci le feste”, quindi molti interpretano questo comportamento come un’esplosione di gioia ma in realtà è spesso la manifestazione di un livello troppo alto di felicità dovuto alla lunga separazione: il cane ha accumulato una quantità elevata di frustrazione durante il tempo passato da solo, e il suo comportamento frenetico è un modo per scaricarla.
Durante uno stato emotivo del genere è sbagliato seguire il consiglio di chi dice di essere indifferenti, ma non è corretto nemmeno alimentarlo comportandoci a nostra volta come sta facendo lui in quel momento.

Un altro esempio classico è quando il cane si eccita eccessivamente durante il gioco. Se un cane è troppo stimolato, potrebbe iniziare a correre in cerchio, mordere leggermente o saltare in maniera incontrollata. Anche in questo caso, ciò che sembra felicità può essere altro, ovvero un segnale di stress. È fondamentale riconoscere quando l’eccitazione sta superando una soglia accettabile per far lentamente rientrare il cane all’interno della sua Finestra di Tolleranza, e in questo è molto utile la figura dell’educatore cinofilo con approccio cognitivo-relazionale.

La Finestra di Tolleranza delle emozioni

Un concetto utile per comprendere questa dinamica è quello della Finestra di Tolleranza delle emozioni, sviluppato dallo psichiatra Daniel Siegel. Secondo questa teoria, ogni individuo (e io ci includo anche i cani ma non solo) ha una finestra di tolleranza entro cui può gestire in modo equilibrato le proprie emozioni. Quando il cane si trova all’interno di questa finestra, è in grado di vivere qualunque emozioni senza esserne sopraffatto.
Tuttavia, quando le emozioni diventano troppo intense, il cane può uscire dalla sua finestra di tolleranza e manifestare alcuni comportamenti (ad es. agitazione o letargia) in base a com’è il soggetto. Questo è particolarmente evidente nei cani che, dopo un lungo periodo di inattività o solitudine, vengono improvvisamente sottoposti a stimoli troppo intensi.

Perchè il cane che salta addosso non va ignorato

Un comportamento comune che spesso viene considerato come troppa felicità è quando il cane salta addosso al suo compagno umano quando rientra a casa. Molte persone interpretano questo gesto come un segno di affetto o gioia, ma in realtà potrebbe essere un’indicazione di un’emozione che sta sfuggendo al suo controllo. Riprendendo la teoria della Finestra di Tolleranza, il cane potrebbe essere sopraffatto da un eccesso di stimoli e non riuscire a gestire la sua eccitazione.
Ignorare il cane in questi momenti, come a volte viene consigliato, è sbagliato. Invece è importante aiutarlo a ritrovare uno stato di calma permettendogli di scaricare la parte più intensa di quel momento di emotività innanzitutto accogliendo quello che sta provando in quel momento senza bloccarlo, senza mai rimproverarlo, e senza giudicarlo.

Riconoscere e rispettare le emozioni del cane

Capire la felicità nei cani significa essere in grado di riconoscere non solo i momenti in cui il cane è realmente felice, ma anche quelli in cui sta vivendo altre emozioni. Il benessere emotivo del cane dipende dalla nostra capacità di rispettare le sue emozioni e di offrirgli un ambiente in cui possa sentirsi sereno e al sicuro.

In qualità di educatore cinofilo con approccio cognitivo-relazione, incoraggio tutti i proprietari a osservare attentamente il proprio cane, a comprendere i segnali che manda e a fare attenzione ai cambiamenti nel suo comportamento. Solo attraverso questa comprensione profonda possiamo instaurare una relazione sana e rispettosa con i nostri cani.