La BARF è una dieta per cani e gatti basata prevalentemente sulla somministrazione di carne senza osso, carne con osso (incluso il pesce), organi.
“BARF” è un acronimo che nel tempo ha assunto due significati diversi:
– Bones And Raw Food (ossa e cibo crudo) usato maggiormente in passato;
– Biologically Appropriate Raw Food (cibo crudo biologicamente appropriato).
In Italia si parla più diffusamente di questa dieta dai primi anni 2000, da quando si è voluto capire il cane da un punto di vista molto diverso da quello puramente utilitaristico e da quando molti cani di razza hanno iniziato ad accusare seri problemi di malassorbimento intestinale che li portava ad avere diverse patologie croniche.
Pro e contro della dieta BARF
Vantaggi
- Non essendo un cibo già pronto, viene personalizzato in base ad eventuali patologie del cane e si può modificare nel tempo. Inoltre c’è sempre una certa flessibilità che, in cani senza gravi patologie, permette di sostituire alcuni ingredienti se non dovessimo aver quello previsto.
- E’ un cibo non “riscaldante”. Il concetto di cibo “raffreddante” e “riscaldante” fa parte della medicina tradizionale cinese. Detto in parole povere, essa individua in alcuni cibi la capacità di riscaldare o raffreddare l’interno del corpo. Il cibo industriale è altamente riscaldante, per questo motivo, dopo un paio di settimane dal passaggio alla BARF, lo stato emozionale dei cani incomincia a cambiare e si può notare maggiore tranquillità e riflessività nel loro comportamento. Rispetto a crocchette e scatolette, qualunque tipo di carne cruda è raffreddante ma tra le varie carni c’è un’ulteriore divisione che diventa utile quando, ad es., si dà BARF ad un cucciolo anziché ad un cane anziano.
- Le difese immunitarie aumentano a tutto vantaggio di un generale benessere psico-fisico di base.
- La varietà di consistenza e durezza delle diverse carni e ossa, rende il momento del pasto molto più gratificante. Questo aspetto rientra nella capacità che la BARF ha di riportare lo stato emozionale generale del cane verso una maggiore serenità grazie alla produzione di serotonina, l’ormone del buon umore.
- I denti non soffrono di accumulo di tartaro e se presente ne viene rimossa la maggior parte.
- La quantità di feci è minore perché la percentuale di cibo assimilato è maggiore, quindi c’è meno scarto. Anche il loro odore è nettamente ridotto.
N.B. Non è assolutamente vero che la BARF rende i cani più aggressivi (semmai è il contrario). E non è vero che gli fa venire i vermi intestinali.
Svantaggi
- Gli svantaggi sono tutti nostri. La BARF ha un costo pari o leggermente superiore alle più costose crocchette o pellets disponibili sul mercato e, soprattutto, richiede del tempo per essere preparata: dev’essere porzionata, congelata per 48 ore (per eliminare eventuali batteri) e scongelata naturalmente.
Da questo si può capire quanto il cibo industriale sia stato studiato prettamente per chi lo deve acquistare, cioè noi: versare una manciata di crocchette in una ciotola è molto più semplice, veloce ed economico che preparare una porzione di BARF. Poco importa se a farne le spese è la salute del nostro cane!
Prima di incominiciare
La prima cosa da valutare quando si vorrebbe dare BARF al proprio cane è il suo stato emozionale di fronte a questo nuovo cibo. Infatti la questione principale è capire se il modo di approcciarsi alle ossa polpose (ossa masticabili rivestite di carne come ad es. le ali e le cosce di pollo) è sufficientemente calmo e riflessivo da permettergli di masticarle e ingoiarle senza rischi. Capita molto spesso che cani iper voraci con le crocchette si comportino in modo completamente opposto con le ossa polpose o con grossi pezzi di carne senza osso ma potrebbe anche non essere così.
Nelle prime prove è molto importante che intorno al cane ci sia la massima tranquillità, non ci devono essere persone sconosciute ma eventualmente pochissime persone che lui conosce (l’ideale sarebbe il famigliare di cui si fida di più) e nessun altro cane.
Prima di iniziare con la BARF vera e propria, si può provare con degli snack o masticativi. Su questo tipo di prodotti ho dedicato l’articolo “Snack o masticativi per cani”.
Nascita ed evoluzione del cibo industriale
Il cibo industriale per cani fece la sua prima comparsa negli anni ’30 in USA, anche se esplose commercialmente nelle case degli americani dopo la seconda guerra mondiale.
Tra i primi produttori di cibo per cani e gatti (o forse il primo) ci fu William Wrigley Jr., il fondatore dell’azienda Mars, proprio quello della famosa barretta di cioccolato Mars tutt’ora in vendita.
Come fu per le sigarette, anche per le crocchette si enfatizzarono diverse proprietà benefiche ma si trattava, e si tratta tutt’oggi, di cibo ottenuto quasi esclusivamente dalla lavorazione di scarti dell’industria della carne, dei cereali e dei vegetali.
Da 80 anni, questa specie di cibo viene rifilato ai cani facendo credere ai loro proprietari che si tratti del cibo più adatto e completo per loro.
Diciamo che col passare degli anni le cose sono apparentemente migliorate con l’aggiunta di integratori che aumentano le proprietà nutrizionali di questi prodotti ma che derivano comunque da processi industriali. L’aggiunta degli integratori (che nelle confezioni vengono elencati sotto la parola “additivi”) si è resa necessaria perché l’impasto di scarti di cui è composta una crocchetta, viene cotto a temperature superiori ai 100 °C (mediamente 150 °C), e questo gli fa perdere la maggior parte dei nutrienti: una crocchetta non è altro che un impasto di scarti surriscaldati, additivati, pressati ed essiccati (lo stesso vale per il cibo umido che però non viene essiccato).
Sulla composizione del cibo industriale avevo scritto l’articolo “Crocchette e pellets: saper leggere le etichette (e non solo)”.
Nel mondo
Il cibo industriale per cani è maggiormente diffuso nei Paesi occidentali. Nel resto del mondo i cani mangiano solitamente altro, soprattutto nei Paesi più poveri. Quelli che vivono negli allevamenti di animali destinati ad essere mangiati dagli esseri umani, consumano scarti derivanti dalla loro macellazione (di qualità sicuramente superiore agli scarti usati per produrre le crocchette). Invece quelli che vivono liberi nelle città e nei villaggi, possono ricevere cibo di vario genere da proprietari e volontari (a volte anche industriale) oppure trovarlo autonomamente nella spazzatura.
In tutto questo, i cani che vivono liberi hanno la grande fortuna di poter fare molto movimento durante tutta la giornata; questo li aiuta a restare comunque in salute anche se dovessero mangiare del cibo non adatto alla loro specie, come pane, pasta, pizza, riso, legumi, condimenti, fritti di vario genere e dolci.
Consigli
- Esistono diversi libri e Gruppi Facebook che parlano di BARF, e sono tutti più o meno validi, ma la prima cosa che vi consiglio di fare è leggere il libro “Work Wonders: nutri il tuo cane con ossi polposi crudi” di Tom Lonsdale. Trovo questo libro fondamentale perché aiuta la nostra mente a sbloccarsi e ad allontanarla da tutte quelle paure e infondatezze nate intorno alla BARF con il solo scopo di screditarla a favore del più semplice e veloce cibo industriale.
- La secondo cosa da fare è rivolgersi ad un veterinario nutrizionista che, avendo approfondito la nutrizione naturale, è ben consapevole dei benefici della BARF e saprà aiutare voi e il vostro cane in questa nuova esperienza.
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